ZetaTalk: Copione già scritto


Con gli scenari già delineati, ecco le fasi del movimento della crosta terrestre nell’ora dello slittamento polare:

  1. Quando il polo sud, attratto dal polo nord del dodicesimo pianeta, si muove verso nord, la crosta terrestre viene strappata via dal nucleo allentando così tutti i punti preesistenti di tensione. Europa ed Africa si spostano ulteriormente ad est,  mentre l'Atlantico si allarga, durante lo slittamento verso nord.
  2. L'effetto immediato del movimento della placca eurasiatica e mediorientale viene sentito maggiormente nel subcontinente indiano, in quanto l'Himalaya viene sospinto violentemente sopra l'India, provocando la rapida sommersione di questo continente.
  3. L'effetto dello scivolamento della placca Indo-Australiana sotto l'Himalaya è l’allentamento della tensione esistente lungo la dorsale africana, che si separa prontamente, alternando scosse di assestamento a periodi di pausa. E’ l’energia generata dal movimento verso est del continente africano a generare questa rottura.
  4. Durante l’allargamento dell'Atlantico e lo scivolamento verso  nord del continente nordamericano, la spaccatura già esistente nella S.Lawrence Seaway si amplia ulteriormente, essendo questo il punto più debole in questa massa continentale trattenuta in più punti dal lato opposto dell'Atlantico. Il Canada si muove verso nord, mentre il resto delle Americhe aderisce alla dorsale atlantica mentre questa si separa.
  5. Il movimento della placca eurasiatica verso est provoca inoltre una frattura di questa stessa placca lungo l'Himalaya, come abbiamo già dichiarato, generando una baia interna nelle terre russe appena a nord dell'attuale Himalaya. Questo processo di fratture e compressioni avviene durante l'ora dello slittamento, assieme alla separazione della dorsale africana.
  6. Quando l'oceano al largo della punta del Brasile raggiunge la posizione dell’attuale polo nord, lo slittamento della crosta si arresta, generando ancora un altro dramma. Le principali placche dell’emisfero nord si arrestano e le placca che le seguono si arrestano con loro. Nel caso dell'America, questo provoca la frantumazione dell’America centrale e dei Caraibi.
  7. Nel caso dell'Africa, già in fase di scivolamento verso est, l’effetto è un ulteriore movimento verso est, poiché è gia iniziata la subduzione della placca Indo-Australiana, ed è evidente quale sia il punto più debole e che questo movimento si sta già verificando.
  8. La collisione in quello che era prima l'emisfero nordico e la compressione del Pacifico generano una resistenza durante la fase di subduzione delle placche sotto le Americhe, che provocano l’esplosione del Giappone e lo sbriciolamento dell'Indonesia.
  9. Questo libera dalla tensione le placche a sud della punta dell'America del sud e dell'Africa. Mentre il Pacifico si assesta lentamente, la pressione esercitata sull’Antartide, l'unica zona del globo a non subire la pressione di altre placche, provoca l’emersione di una nuova terra tra la punta dell’America del sud e l'Africa.
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