La terra passerà attraverso cataclismi geofisici nell'immediato futuro. Ciò è collegato con il nuovo Millennio, ma non è precisamente ciò che la Bibbia, o Nostradamus, o i vari veggenti di questo tempo stanno predicendo. C'è verità nelle voci di ciò che è chiamato il dodicesimo pianeta, una cometa gigante. C'è verità in ciò che è stato segnalato sui cambiamenti geologici violenti, che dividono i continenti e sollevano le montagne. Il diluvio si è presentato durante uno di questi eventi. Gli slittamenti dei Poli sono comuni durante questi eventi. La crosta terrestre scorre sopra il nucleo fuso e morbido, la crosta viene trascinata in un senso ed il nucleo, che è magneticamente più sensibile, in un altro. Questa fase di fenomeni geologici violenti è prossima per la Terra.
Ci saranno molti morti. La maggior parte delle persone sulla Terra rimarrà ignara. Possono essere al corrente della siccità, di una luminosità rossastra durante il calore del giorno, forse persino di una polvere rossastra che colora la loro acqua e che dona un gusto amaro alla loro acqua potabile. La maggior parte della gente sulla Terra ha da affrontare così tanti problemi, ogni giorno, che a malapena se ne renderà conto. Anche coloro che potrebbero prendere in considerazione l'avvertimento potranno difficilmente agire in qualche modo. Può un uomo che riesce a mala pena a sfamare la sua famiglia abbandonare tutto e scappare? Di che cosa vivrebbero, anche se riuscissero a trovare un posto sicuro? E quale sarebbe il posto sicuro? Si tratta di un'esperienza sconosciuta. Non vi sono precedenti nella memoria. La negazione è alta. Le autorità non incoraggeranno la diffusione delle informazioni, desiderando la calma ed il proseguio dello status quo.
Anche dove vi è consapevolezza, ci sarà poca azione. Molti si guarderanno attorno e penseranno a come sarà il loro stile di vita nel caso decidessero di agire. Lasciare la casa, le comodità dei posti familiari e la gente che rappresenta comunque una struttura di sostegno? Come vivrebbero? Penseranno che se la prospettiva è quella di diventare mendicanti, allora è meglio rimanere al proprio posto, tra i propri familiari. Poi ci saranno quelli che si attaccheranno ai loro possedimenti materiali. Anche avendo delle prospettive di scelta, anche potendo trovare un posto in zone più sicure, scopriranno di essere legati ai loro beni materiali e di essere incapaci di lasciarli qualunque sia il rischio che corrono. Moriranno così con i loro beni materiali, attaccandosi ad essi come a degli amanti. La maggior parte di quelli che si troverà davanti a queste dure scelte vivrà la situazione con il rifiuto di accettarla.
Fra l'ignaro, lo sfortunato ed il riluttante, si trova quasi tutta l'umanità. Coloro che sopravviveranno ai vasti terremoti, che ridurranno le città in polvere, ed alle giganti ondate di marea, che inonderanno le coste spingendosi all'interno per centinaia di miglia, saranno fortunati o aiutati. Poiché la Terra deve transformarsi in una dimora per entità al Servizio-Altruistico, quegli esseri umani che operano in questo orientamento avranno l'opportunità di rimanere nella loro forma umana o di reincarnarsi successivamente. Se viene scelta la forma umana, allora essi saranno aiutati durante le ore delle calamità. Saranno ignari dell'aiuto, ma si ritroveranno magari aggrappati a qualcosa di galleggiante dopo il passaggio dell'inondazione, o a riprendere semplicemente conoscenza dopo i terremoti. Molti si muoveranno verso le zone sicure e fonderanno delle comunità, operanti nel Servizio-Altruistico, l'orientamento del futuro. Queste zone saranno rurali, essenzialmente primitive e non conteranno sulla civilizzazione come la si intende oggi, nè prima nè dopo i cataclismi.